TreCarli
Canavese DOC Rosso
Oggi è un vitigno raro, ma il Neretto di San Giorgio sarà stato sicuramente il vitigno più comune all’epoca del «Goveno dei Trecarli» in Canavese. È l’inizio del 1800: Carlo Bossi, Carlo Botta e Carlo Giulio, tre giacobini piemontesi, presero il potere e passeggiavano su una collina dietro alla nostra azienda per parlare di politica e decidere le loro strategie. È ancora oggi chiamata la «collina dei Tre Carli». Ai tempi dei tre Carli si beveva sicuramente Neretto. Era il vitigno più diffuso. Oggi è un vino di nicchia, prodotto in poche bottiglie, frutto di un lavoro di ricerca, volto alla riscoperta dei vitigni autoctoni della Provincia di Torino.
Vitigno
Neretto di San Giorgio
Caratteristiche del vigneto
A pergoletta, su terreno morenico. Altitudine 350 mt circa s.l.m.. esposizione Sud. Età media 20 anni
Affinamento
12 mesi in barriques di secondo passaggio, almeno 6 mesi in bottiglia.
In cantina
Le uve neretto di San Giorgio vengono selezionate in vigna e vendemmiate separatamente. Vinificazione classica in rosso, macerazione di 7 giorni con rimontaggi e delestage. Malolattica svolta al 100% in legno.
Nel bicchiere
Colore: rubino carico con riflessi violacei.
Profumo: fruttato, vinoso e ampio, Note di lampone e ribes.
Sapore: vigoroso e vivo nelle sensazioni fruttate, di grande nervatura e buona vena tannica, ottimo retrogusto di liquirizia. Buona struttura e finale asciutto.
In tavola
Ideale con carni rosse e bianche anche alla griglia, primi piatti della tradizione piemontese, come la tufeja, e intingoli. Servire a temperatura ambiente in calici a forma di tulipano